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Cosa Facciamo

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Cosa Facciamo

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Quando stiamo male nel nostro corpo fisico, consideriamo normale ed ovvio pensare subito a come trovare soluzioni al problema ed abitualmente ci rivolgiamo ad esperti del settore per chiedere consigli, aiuto e supporto. Altre volte facciamo da soli  ricorrendo ad una vacanza, al fitness, alla corsa, alla palestra, alla piscina o ad altre attività fisiche che riteniamo utili al nostro caso. Se abbiamo disagi nel corpo, suona una sorta di “allarme rosso” che ci spinge ad occuparci di noi stessi, mettendo le cure giustamente al primo posto, prima di qualsiasi altra cosa. Quando il “campanello fisico” si fa sentire, siamo pronti a fare tutto ciò che crediamo serva per risolvere il disagio recuperando salute ed equilibrio, senza preoccuparci delle spese di tempo e denaro.

Ma se un disequilibrio della manifestazione fisica o ciò che chiamiamo malattia fossero davvero nient’altro che l’ultimo stadio di un malessere partito dall’anima, che non avendo ottenuto la giusta attenzione, si è appesantito per essere finalmente ascoltato? E se la migliore prevenzione consistesse nell’occuparsi del problema prima piuttosto che dopo? Se fosse possibile intervenire quando è ancora “sottile ed invisibile” piuttosto che quando è ormai diventato “denso e pesante”? Dalla frase di Socrate “uomo, conosci te stesso…” è stata fatta molta strada, molta ricerca, molti studi e sperimentazioni che confermano la veridicità di una preziosa affermazione fatta migliaia di anni fa… Ed allo stato dell’Arte attuale, anche se tutti o quasi abbiamo già sentito parlare di questa realtà fondamentale, siamo molto spesso in difficoltà ad agire in virtù di questa coscienza…   

Come ci comportiamo generalmente quando è la nostra anima a soffrire, ammesso che ci accorgiamo del disagio silenzioso che sta nascendo nel profondo di noi? Quel segnale interiore che magari chiamiamo rabbia, rancore, paura, non accettazione, ansia o agitazione? Impariamo a sopportare ed aspettare ma non ad agire, perché forse siamo bravi a sentire i messaggi forti ma poco allenati a percepire quelli deboli… Qui scopriamo che ciò che ha funzionato per il corpo non trova lo stesso successo con l’anima o perlomeno non è sufficiente. In questo caso (sempre che ci sia l’energia necessaria!!), se ci illudiamo di tacitare il problema correndo, andando in palestra, facendo shopping o aprendo il frigo, avremo modo di constatare che il malessere non si risolve affatto… e non si può stare sempre in vacanza, prima o poi bisogna tornare a casa!! Bisogna intervenire ed operare con gli strumenti giusti e tutti sappiamo perfettamente che non funziona proprio sentirsi “belli fuori” ma “brutti dentro”. Ed anche regalandoci una meravigliosa vacanza potremo forse allontanarci dai problemi per un po’, ma non potremo farlo a lungo in quanto non possiamo scappare da noi stessi… il malessere interiore rimane con noi e segretamente ci accompagna ovunque andiamo senza chiederci il permesso!!   

Dopo un abbandono, la perdita di una persona cara, una situazione di lavoro che non ci soddisfa, il fallimento di una relazione importante, come ci comportiamo? Quando non riusciamo più a relazionarci con gli altri in modo sereno, quando ci sembra che la vita non abbia senso, quando tutto sembra inutile o quando tutto sembra essere a posto ma non riusciamo a goderne  e ad essere felici,  cosa facciamo per aiutarci ? A seconda dello stile personale, ci ritroviamo a parlarne con gli amici oppure ci teniamo tutto dentro o quel che è peggio, cominciamo a deprimerci e lamentarci dando colpe agli altri o a noi stessi. Il fatto è che agendo in questo modo, ci  troviamo puntualmente senza energie, rassegnati e bloccati in situazioni non soddisfacenti, sperando che il tempo o il destino ci aiutino a trovare una soluzione per uscire dall’incertezza e dalla confusione. Oppure no, reagiamo in modo energico, impegnandoci a costruire una bella corazza che ci difenderà bene da tutti i pericoli futuri, ma che nello stesso tempo purtroppo, ci terrà sempre più lontano dal mondo e da tutte le opportunità che ci offre.

Proprio per aiutare la propria anima, così come le innumerevoli discipline sportive e mediche aiutano il fisico, l’uomo ha sviluppato negli anni delle attività e delle tecniche (ad oggi conosciute ed usate in tutto il mondo) che sono un potente e valido supporto al benessere ed alla conoscenza di se stessi, in rapporto a qualsiasi situazione o circostanza della vita. L’Associazione Arca è nata per offrire un aiuto a tutti in questo senso, perché veramente tutti possono comprendere come aiutarsi a crescere nella vita. L’Arca è un Centro guidato da uno staff di professionisti che propone ed organizza seminari, incontri, convention e attività singole e in gruppo, a cui hanno partecipato migliaia di persone, tutte rivolte a dare strumenti pratici ed efficaci nel sostegno e nella risoluzione delle difficoltà dell’individuo. 

L’Arca che ha operato nella città di Chieri (TO) dal 1997 e dal novembre 2006 si è trasferita  a Collegno (TO)  si avvale della collaborazione di noti ed autorevoli esponenti della crescita personale riconosciuti a livello mondiale: Lawrence Noyes e Rita Wyser. Nel 2001 L’Arca ha svolto le sue attività anche all’interno di agenzie formative accreditate dalla Provincia e dalla Regione e sviluppa progetti e seminari nell’ambito aziendale, soprattutto nel campo delle relazioni, della gestione dei gruppi di lavoro e della motivazione mirata al raggiungimento di obiettivi comuni nel lavoro in equipe. 


Lo staff dell’Arca è disponibile per un appuntamento gratuito e senza impegno, durante il quale si potranno avere informazioni più specifiche e dettagliate dei seminari ai quali si desidera partecipare o avere un’indicazione riguardo ad una possibile scelta dei corsi, in relazione alla propria area di interesse, di passione o di ricerca.  

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